Il miglior gelatiere d’Italia secondo la giuria tecnica e popolare che si è espressa a Firenze in occasione del Gelato Festival 2014, si chiama Fabrizio Fenu e viene da Oristano. Il suo gelato al gusto di pecorino Dop, pere caramellate e miele di Sulla ha convinto sia gli esperti che il pubblico.
Forse non proprio un gusto salato il suo ma che si caratterizza per l’uso del pecorino. A Roma i migliori gelatieri artigianali si rivolgono con decisione ai gusti salati per distinguersi in una città dove competono migliaia di gelaterie. Sembra che questa scelta paghi da un punto di vista d’immagine ma soprattutto economico.
Vice, che ha aperto la sua prima gelateria a sud-est del Vaticano nel 2009 è arrivato alla quarta apertura. La Gelateria Fatamorgana ha recentemente raddoppiato da tre a sei punti vendita, uno dei quali vicino a Piazza di Spagna. La Gelateria del Teatro ha aperto una seconda gelateria vicino al fiume Tevere e ha ampliato il suo negozio originale vicino a Piazza Navona. Ciò che distingue queste gelaterie artigianali dalle 2.500 esistenti a Roma è la loro proposta a base d’ingredienti completamente naturali. Claudio Torce, proprietario della piccola catena Il Gelato, considerato da molti come il fondatore del movimento gelato tutto naturale di Roma, ha formato molti allievi che hanno aperto nuovi negozi dove vengono proposti i sapori salati.
Uno di questi studenti, Andrea Puddinu, ha aperto il suo negozio nel quartiere Trionfale a nord del Vaticano nel 2012. Egli aderisce all’approccio del suo maestro ed è particolarmente appassionato ai sapori non convenzionali. Puddinu pensa che la proposta dei sapori salati accanto a quelli classici sia un modo per attirare i clienti: “la gente viene in cerca di nocciola o pistacchio e rimangono stupiti nel vedere gusti alle acciughe o al salmone affumicato”, afferma in una recente intervista, “in un primo momento vengono presi alla sprovvista ma poi tornano per provare." Marco Radicioni della gelateria Otaleg ha recentemente iniziato a proporre gelato salato nell’happy hour dove crea sapori personalmente progettati da abbinare a birra artigianale.
Ecco alcune specialità: il gelato ai carciofi con Moinette bionda del birraio belga Brasserie Dupont; Lilith, una birra amara della birreria toscna Brùton, accompagnata con gelato fatto con formaggio Pecorino Romano e guanciale di maiale e pepe nero. Stupefacente direi! Ci sono poi gli esempi che abbiamo proposto anche su queste “pagine” dello chef Antonio Scaccio con il gelato al formaggio Parmigginao, non una sua ricetta ma un must abbastanza diffuso, che ben si abbinerebbe al famoso e premiatissimo gelato al Prosecco di Valdobbiadene del Maestro Gelatiere Antonio Mezzalira.
Anche se l'argomento non è di strettissima attualità, ma va consolidandosi, sarebbe bello pensare cosa ne pensate e se avete avuto la possibilità di provare dei gusti così originali. Personalmente crediamo che la creatività italiana non abbia limiti e che questo sia uno degli elementi che rende straordinario il nostro paese.
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