Con l’arrivo del Sigep di Rimini, è stata pubblicata anche quest’anno la tanto attesa "Guida gelaterie d'Italia" del Gambero Rosso, giunta alla sua nona edizione. Un appuntamento immancabile per gli amanti del gelato artigianale, che celebra l’eccellenza e il talento dei maestri gelatieri italiani.
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Il 2024 è un anno importante per Zambon Frigotecnica, che celebra con orgoglio il suo cinquantesimo anniversario di attività. Ciò che è iniziato nel 1974 con una piccola officina a Vittorio Veneto, fondata da Elio Zambon, si è trasformato nel corso dei decenni in una realtà aziendale di rilievo nel settore della refrigerazione e dell'arredamento su misura per gelaterie, bar, pasticcerie e locali commerciali. I Fondatori: Una Visione, Una Missione
Elio Zambon, da sempre appassionato di impianti frigoriferi, ha dato il via a questa avventura nel 1974, aprendo la prima officina con negozio a Vittorio Veneto. I primi passi videro la costruzione dei primi banchi per gelateria nel piccolo laboratorio. Quattro anni dopo, il fratello Guido si unì all'impresa, portando con sé competenze e idee innovative. L'officina si sviluppò, e insieme al servizio di manutenzione e riparazione, nacque la vendita di apparecchiature frigorifere. Il gelato artigianale in Germania è un'amata tradizione. Alcuni dati economici danno l’idea di quanto i tedeschi amino questo prodotto: un’economia con oltre 3 miliardi di euro e un consumo medio annuo compreso tra 6 e gli 8 chili a persona. Le famiglie tedesche hanno quasi una ossessione per il gelato che definisce la loro dieta, ed è un punto culminante di quasi ogni giorno, soprattutto in estate. Nell’1800 gli italiani non hanno solo portato una delle cucine più amate in Germania, ma hanno portato anche il dessert preferito dai tedeschi: il gelato artigianale.
Il Pistacchio di Bronte, in siciliano “frastuca” è un frutto originario del bacino Mediterraneo da sempre utilizzato per il consumo diretto, in pasticceria e per aromatizzare alimenti. Il pistacchio è una pianta denominata “Oro Verde” per il suo alto valore commerciale. La città di Bronte ha saputo valorizzare al meglio questo frutto che si caratterizza per essere il migliore al mondo.
Un po' di storia
Furono gli Arabi a promuovere e a diffondere la coltura del Pistacchio in Sicilia, basta considerare l’affinità etimologica del nome dialettale dato al Pistacchio col corrispondente termine arabo. Frastuca (il frutto) e Frastucara (la pianta) derivano dai termini arabi “fristach”, “frastuch” e “festuch”, che a loro volta derivano dalla parola persiana “fistich”. La specie ha avuto particolare sviluppo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento nelle province di Caltanissetta, Agrigento e Catania. Ai piedi del vulcano Etna, nel territorio di Bronte, nel 1860, interi pascoli e terreni incolti furono trasformati in pistacchieti e il Pistacchio divenne il fulcro di tutto il sistema agricolo ed economico dell’area.
Una stravagante leggenda metropolitana austriaca narra d'un Pinocchio che si aggira con la sua Vespa rossa nei pressi di Bregenz, terra di "briganti", felice e allegro, leccando un gelato che gli ricorda il paese natio. E cantava Pinocchio:
"Il gelato di Voltolini fa contenti tutti i bambini!"
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A parte gli scherzi e la giovialità tipicamente italiani, dobbiamo dire che ci sono alcune assonanze tra la storia di Pinocchio, i briganti (vedi nota), e la storia del nostro amico gelatiere Voltolini al quale abbiamo realizzato un rinnovo parziale, nell'arredamento della gelateria, conferendole nuova freschezza.
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