Il 'corto' ad elogio della storia del gelato Ci sono tanti modi di raccontare una storia e ci sono storie che vengono raccontate innumerevoli volte. La storia dei gelatieri veneti, emigrati in Germania più di un secolo fa, è una di queste.
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Prima delle nuove restrizioni autunnali, in Italia, le gelaterie hanno potuto ricominciare a proporre tutte le loro attività: al banco per i coni e per l’asporto, ai tavoli del negozio e del dehor. Tutti i locali hanno potuto gestire correttamente il contatto con i clienti, come indicato dalle regole impostate dai decreti ministeriali in merito al coronavirus e ciò ha fatto si che la popolazione abbia scelto, con sicurezza e con piacere, le degustazioni del gelato artigianale.
Su chi abbia effettivamente inventato il gelato è difficile avere certezze. Quello che invece è sicuro è il grande ruolo avuto dai gelatieri veneti, in particolare delle vallate bellunesi del Cadore e dello Zoldano, nella diffusione e sviluppo dell’attività di gelateria nelle diverse città italiane, nei Paesi del centro Europa ed anche oltre Oceano. La terra di origine ha sempre assunto un grande valore e sinonimo di buon gelato, tanto è vero che, ancora oggi, la gran parte delle gelaterie italiane all’estero richiamano nelle loro insegne i nomi che indicano inequivocabilmente la provenienza geografica, con riferimenti alle montagne di casa, le Dolomiti, o alla più internazionalmente nota Venezia.
La Gelato Factory è una nuova marca israeliana, con sede a Tel Aviv. Il gelato di questa azienda è realizzato in casa ogni giorno. La Gelato Factory si vanta di una varietà di sapori dai più tradizionali a quelli sperimentali, realizzati con gli ingredienti migliori, di altissima qualità, importati dall'Italia.
Si pensa, erroneamente, che degli zuccheri si conosca tutto o quasi. Sappiamo del loro peso molecolare, del PAC, della dolcezza relativa, e altre cose.
Che, poi, qualche gelatiere confonda polialcoli e zuccheri (ricordo che la classificazione di zucchero è solo per i monosaccaridi e disaccaridi, tutt'altra cosa) è cosa normale, così come quando si parla di "eritritolo" (un additivo alimentare polivalente [2006/52/CE], un polialcol naturale, presente nella frutta e nei cibi fermentati) definendolo "zucchero d'uva". |
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Gennaio 2021
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