Saba conduce la memoria, il ricordo e le emozioni di chi è un po' più colto a riferimenti poetici, culinari e, per i più, anche biblici. Come non ricordare il poeta triestino Umberto Saba che scelse probabilmente questo pseudonimo, in lingua ebraica significa "pane" ¹, alludendo alla quotidianità della sua poesia. O, più lontano con la gloria del ricordo, alla Regina di Saba, citata nella Bibbia, nel Corano e nel Kebra Nagast, l'antico testo sacro Etiope. Saba, la regina ricchissima che vuol mettere alla prova la saggezza di Re Salomone. E non ultimo al dolcissimo condimento, ottenuto dalla cottura del mosto del vino, tipico dell'Emilia -Romagna, delle Marche e della Sardegna, che viene utilizzato in vari modi in gastronomia. La saba, squisita insieme ai formaggi stagionati e saporiti, ma anche come salsa per gelati di crema e di panna.
Un assaggio stimolante!
Vi facciamo vedere solamente un angolo fantastico e contemporaneo prima di farvi accarezzare totalmente la nostra ultima realizzazione, la Pasticceria Saba, con una pubblicazione adeguata, che vi farà scoprire e apprezzare tutte le soluzioni su misura che abbiamo pensato per questo gioiello d'arredamento realizzato a Mansuè, vicino ad Oderzo, nella ricca e laboriosa provincia trevigiana. Pubblichiamo questo bel pezzo di Angelo Grasso sul “panettone”, dopo avergli chiesto se aveva senso farlo ora, dopo il Natale. Ci ha risposto di pubblicare tranquillamente che il gelato al panettone si può proporre in ogni momento. Poi abbiamo pensato che il successo celebrato recentemente dal New York Times - in America tutti pazzi per il panettone - lo fa diventare un gusto per ogni tempo come quello al Tiramisù. TEL CHI EL PANETTÙN
Perdonate il “MILANESISMO” ma non ho resistito, proprio come quando da bambino, la vigilia di capodanno, mio padre portava a casa la veneziana da chilo, rigorosamente acquistata da De Pasquale a Porta Vittoria. Non potevo proprio resistere e, di nascosto, con le mie piccole dita (insomma si fa per dire) cominciavo a staccare sia le mandorle sia lo zucchero caramellato dalla superficie della specialità dolciaria rivisitata in Veneto. In pratica mia madre si riduceva ad affettare una veneziana “desnuda” tra l’incazzatura generale, ma che dire… non potevo resistere… e infondo a Natale siamo tutti buoni, quindi si poteva perdonare anche questo. |
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