Personaggi famosi ed il gelato
Di gelati furono ghiotti uomini famosi di tutti i tempi: il grande musicista polacco Frèdèric Chopin, scrivendo alla sua famiglia da Parigi, racconta con rammarico dei bei gelati mangiati davanti a lui (che non poteva gustare perché malato al petto) dai figli di George Sand, la nota scrittrice con cui conviveva, anch'essa assai golosa di tali leccornie. Il fatto che molti artisti abbiano avuto un debole per il gelato non è un mistero, ad esempio Eleonora Duse ad una sua amica, confessava:"spesso, oh molto spesso, non ho appetito, allora prendo un gelato di panna con le fragole. E' l'unica cosa che posso inghiottire quando tutti i cibi e le leccornie più fini mi ripugnano. Furono grandi mangiatori di gelati anche Guy de Maupassant, Giovanni Verga, che addirittura in gioventù soleva nutrirsi mangiando grosse cassate gelate insieme al pane, Andrè Gide e Gabriele D’Annunzio, che anzi si conobbero proprio davanti ad un sorbetto al "Caffè Gambrinus" di Firenze, nel 1895. La culla dell'arte del gelato
La cura e la soddisfazione del cliente, dovrebbero essere l’obiettivo di ogni impresa per i benefici effettivi che inevitabilmente comportano. Queste attenzioni sono, infatti, alla base del passaparola positivo; lo strumento promozionale che, in assoluto, consente il miglior rapporto costi benefici: è risaputo che un cliente soddisfatto parla con altre tre persone mentre un cliente insoddisfatto ne parla con altre nove. Non c'è quindi da stupirsi se, in molte attività, esistono specifiche figure professionali dedicate a questo aspetto, come l’addetto alla “customer satisfaction”.
Non tutti i gelatieri, tuttavia, la tengono nella debita considerazione, il motivo è da ricercarsi nella difficoltà che hanno, sia i “veterani” sia i “novizi”, di osservare in maniera disincantata la propria attività.
L’operazione, da seguire con razionalità, dovrebbe consentire di valutarne i punti di forza e di debolezza in base a ciò che si aspettano i clienti. Dovrebbe quindi portare a rimettersi in discussione per cercare di comprendere come ridurre i limiti ed esaltare le qualità della propria gelateria. La valutazione, se effettuata con l’obiettività di cui necessita, richiede energie e la capacità di pensare in maniera diversa dall’usuale. Porta a dover stare nel dubbio e nell’incertezza, in attesa di trovare soluzioni nuove, in linea con le esigenze dei clienti e, quindi, più foriere dei risultati desiderati. Conduce, inoltre, a una migliore e più complessiva qualità della propria offerta. Per agevolare il compito di verificare se la cura e la soddisfazione del cliente, nel proprio locale, sono ad un buon livello, proponiamo alcuni suggerimenti e consigli. La qualità del nostro prodotto è davvero quella che riteniamo sia? Ogni gelatiere è pronto ad affermare che il suo prodotto è il migliore possibile: l’analisi batteriologica è perfetta, il gelato è prodotto in giornata, ha un sapore unico perché preparato con ingredienti di qualità e soprattutto naturali, è frutto di un impegno e di una passione acquisiti in anni di lavoro e, spesso, è preparato con le ricette di una volta, che si tramandano di generazione in generazione. Eppure, chi è avvezzo ad andare in più gelaterie e degustare i prodotti di numerosi artigiani, si rende ben conto che queste affermazioni non sono veritiere per tutti.
La collocazione rialzata nella piazza del mercato pone la Torre dell'Acqua al centro della vita cittadina di Bremerhaven, città tedesca con uno dei più grandi porti d'Europa che si affaccia sul Mare del Nord.
Il bellissimo edificio ottocentesco dalla primavera 2015, da pochi giorni quindi, ospita la meravigliosa Gelateria Italiana Teo o, per meglio dire, la Eis-Café Teo.
La torre e la città
Meraviglioso è l'edificio per forma architettonica e per il recente restauro realizzato nel 2013; meravigliosa è la sua collocazione in uno dei luoghi più importanti e di ritrovo per la città; meravigliosa è la nuova gelateria, sia per le soluzioni estetiche che tecnico funzionali, realizzata da Zambon Frigotecnica. Il nuovo progetto è sorto dalle esigenze e dall'ottima propensione della famiglia Teo che, nella collaborazione con la nostra azienda e con l'architetto Manzoni Pier Luigi, hanno trovato la giusta intesa per approdare a un progetto che integra con successo modernità e tradizione. Concedeteci un po' d'auto celebrazione, ma il progetto è veramente interessante e a nostro avviso molto riuscito. Non era così semplice soddisfare le esigenze di funzionalità, d'estetica e di rispetto dell'edificio storico. |
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August 2024
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