Siamo lieti di invitarvi al corso I LOVE MY TRITTICO del Trittico Club, tenuto dal maestro gelatiere Angelo Grasso, realizzato in collaborazione con il nostro partner commerciale Bravo S.p.a., che si terra presso la nostra sede di Vittorio Veneto (il corso è gratuito).
Cari saluti, Elio e Guido Zambon Pubblichiamo questo bel pezzo di Angelo Grasso sul “panettone”, dopo avergli chiesto se aveva senso farlo ora, dopo il Natale. Ci ha risposto di pubblicare tranquillamente che il gelato al panettone si può proporre in ogni momento. Poi abbiamo pensato che il successo celebrato recentemente dal New York Times - in America tutti pazzi per il panettone - lo fa diventare un gusto per ogni tempo come quello al Tiramisù. TEL CHI EL PANETTÙN
Perdonate il “MILANESISMO” ma non ho resistito, proprio come quando da bambino, la vigilia di capodanno, mio padre portava a casa la veneziana da chilo, rigorosamente acquistata da De Pasquale a Porta Vittoria. Non potevo proprio resistere e, di nascosto, con le mie piccole dita (insomma si fa per dire) cominciavo a staccare sia le mandorle sia lo zucchero caramellato dalla superficie della specialità dolciaria rivisitata in Veneto. In pratica mia madre si riduceva ad affettare una veneziana “desnuda” tra l’incazzatura generale, ma che dire… non potevo resistere… e infondo a Natale siamo tutti buoni, quindi si poteva perdonare anche questo. a cura di Angelo Grasso, consulente tecnico di gelateria Quante risate quando a scuola parlando di frutta fresca venne il momento dei cachi. Inevitabilmente fu considerato l’indicativo presente di un verbo della cultura “volgare” italiana, volgare sì ma a dire il vero di rapidissima comprensione. Considerando il fatto che noi gelatieri siamo personcine estremamente educate e non mandiamo mai a (c....e) nessuno, è quindi consigliabile usare sempre il plurale, anche se il frutto è uno solo. Comunque tranquilli! Per quanto ci riguarda, se vorremo cimentarci nel produrre un buon sorbetto, di cachi ce ne servirà ben più di uno.
Essendo un frutto ricchissimo di zuccheri, il caco si presta a essere interpretato sia come sorbetto sia come gelato. Ma a me gusta il sorbetto! Che volete… a cura di Angelo Grasso, consulente tecnico di gelateria Che bello quando sono a casa! La sera, prima di coricarmi, “carico” la mia vecchia Bialetti da “tre caffè” e la metto sul fornello più piccolo della cucina a gas.
Poverina! Lei mi aspetta in solitudine tutte la notte senza batter ciglio. Ma la mattina quando, arrancando, mi alzo dal letto, cercando sia di focalizzare quell’ultimo sogno che non si vuol far ricordare, sia di far mente locale a ciò che mi sono prefissato di fare durante la giornata, vado in cucina la guardo e accendo il gas. Dopo qualche minuto la vecchia ma fedele caffettiera (negli anni ho sostituito già sei volte la guarnizione), comincia a emettere con orgoglio un rassicurante, ininterrotto gorgoglio … ci siamo … si comincia con un caffè! A volte ci capita di ricordare degli episodi legati all’infanzia.
Tutti sappiamo che non è giusto rubare, anzi è un peccato; questo era ciò che mi diceva anche Don Mario al catechismo. Ma come fare a resistere, nel mese di settembre in cui villeggiavo in campagna, alla tentazione di rubare quei fichi neri che penzolavano dal ramo. I frutti ti guardavano insistentemente invitandoti a coglierli; sembrava dicessero: stupido! Cosa aspetti a staccarci dal ramo per mangiarci? |
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