Che ci si avvalga per tutto l’anno o per una sola stagione, i collaboratori sono i primi a relazionarsi con i clienti, tanto che il loro comportamento può essere considerato il biglietto da visita del locale. Essi hanno un ruolo determinante per il successo di una gelateria o di una pasticceria, ed è per questo che occorre sceglierli con cura, riducendo il più possibile i margini di errore in fase di valutazione. Per farlo occorre, prima di tutto, avere un’ampia rosa di candidati da valutare e poi prepararsi per la selezione; ecco una rassegna di ciò che occorre sapere per poter contare su personale adeguato, senza "buttarsi" soltanto sulla buona sorte. I canali di reclutamento: conoscerli per utilizzarli
È opportuno, quindi, con un congruo anticipo, far sapere ai propri collaboratori, ai parenti, ai vicini di casa e ai titolari dei punti vendita che si trovano in prossimità del proprio laboratorio, che si sta cercando qualcuno. Per risparmiare tempo ed evitare di essere messi in contatto con persone che non fanno al caso proprio, è consigliabile dettagliare con precisione le mansioni da svolgere, gli orari di lavoro da osservare e gli eventuali requisiti che dovrebbe possedere il candidato ideale, come, per esempio, avere già avuto esperienze in mansioni analoghe. Il 20,4% delle persone che hanno trovato un lavoro ha utilizzato l’autocandidatura, ha cioè inviato spontaneamente il proprio cv o attraverso i siti delle aziende o proponendosi direttamente di persona, con una mail o per posta all’indirizzo dell’azienda. Inevitabile, quindi, costruirsi un proprio archivio da cui attingere quando si tratta di effettuare dei colloqui, tenendo presente che, dopo un certo lasso di tempo dalla candidatura, che approssimativamente si può quantificare in sei mesi, le persone possono non essere più disponibili al lavoro poiché hanno già trovato un altro impiego. Il ricorso alle agenzie di somministrazione è efficace per il 5,6% dei lavoratori, per un gelatiere può trattarsi di un canale da valutare, soprattutto per i vantaggi che presenta. Nei costi del servizio di reclutamento, che variano in funzione dell’agenzia a cui ci si rivolge (fra l’una e l’altra ci può essere una variabilità del 20%) è compresa anche la selezione che, di solito, viene effettuata da esperti sull’ampia rosa dei candidati possibili inseriti nel loro data base costantemente aggiornato.
Se si decide di pubblicare un annuncio sulla stampa locale o sui siti, il consiglio è formularne uno che sia: breve e inciso, con esplicite informazioni sulla posizione ricercata e sulla tipologia contrattuale come, per esempio, assunzione con contratto stagionale. Al di là di questi canali più "ufficiali", per reclutare i propri collaboratori, è possibile utilizzarne altri, anche in base a quello che suggerisce la propria creatività e al luogo in cui ci si trova. Rivolgersi alle associazioni di categoria, per esempio, alle aziende di formazione professionale presenti sul territorio, mettere un apposito cartello nel proprio punto vendita, sfruttando il passaparola fra i clienti, contattare i presidi degli istituti alberghieri, per entrare in contatto con i neodiplomati e affiggere un avviso nelle bacheche delle vicine università.
Scrematura Curriculum La residenza in prossimità della gelateria, per esempio, soprattutto se il lavoro si svolge in orario serale, l’aver frequentato l’istituto alberghiero o dei corsi di qualifica nell’ambito della ristorazione, il possesso della patente di guida, se necessaria, l’esperienza nel settore, l’età, il sesso, la presenza, in base alla foto inserita nel cv. In genere, fra i criteri che vengono utilizzati per la scelta delle persone da convocare al colloquio, ci sono anche l’accuratezza con cui è scritto il curriculum (errori di battitura e di ortografia a possono tradire una scarsa motivazione) e, sempre più spesso, la consultazione dei social network. I selezionatori di un numero crescente di aziende, in altre parole, sono soliti andare a verificare, per esempio su Facebook, come si presentano i candidati, quali sono i loro interessi e quali i post che pubblicano sulle loro pagine. Possono così scoprire chi è propenso alla polemica, chi ha una scarsa cura di sé, chi ha atteggiamenti che potrebbero rivelarsi poco professionali, chi ha una rete di relazioni ridotta all’osso e persino chi frequenta persone “poco raccomandabili”. Il Colloquio Prima di effettuare il colloquio, occorre riflettere sulle caratteristiche che dovrebbe avere il candidato ideale, da indagare durante il suo svolgimento. Si tratta della presenza, della puntualità, dell’affidabilità, della cortesia, della predisposizione al contatto umano e al lavoro di squadra, dell’umiltà di imparare, dell’interesse e dell’apprezzamento per il prodotto, della velocità e della capacità di vedere il lavoro, della flessibilità e delle eventuali esperienze professionali pregresse. Per indagarle, oltre ad osservare attentamente il candidato e ascoltarlo sia in quello che dice sia in ciò che non dice, occorre prepararsi precise domande che dovrebbero essere poste a tutte le persone convocate. Di solito, chi si presenta a un colloquio di lavoro si aspetta che gli si chiedano i motivi per i quali si è presentato, che cosa ha fatto in precedenza, per quali motivi sono terminate le sue esperienze di lavoro e in quali rapporti è rimasto con il suo precedente datore di lavoro, dove ha svolto i suoi studi, come li ha scelti, se è accompagnato o single, a quando risale la sua ultima esperienza di lavoro e come lo sta cercando. Sono domande pertinenti che possono essere poste per rompere il ghiaccio e mettere a suo agio il candidato; ci sono poi altre domande meno prevedibili come, per esempio, quale pensa che sia la giornata tipo di un gelatiere, che cosa immagina di dover fare nel laboratorio, quali sono, secondo lui gli aspetti piacevoli del lavoro proposto e gli svantaggi, quali sono i motivi per i quali dovrebbe essere assunto al posto di un altro e quali potrebbero essere, invece, i motivi per i quali crede potrebbe essere più opportuno assumere un altro. Non si tratta di domande provocatorie o dalla risposta scontata, sono utili per comprendere quale è il senso critico del candidato sulle proprie competenze e sulle sue caratteristiche personali, che tipo di consapevolezza ha sul suo modo di porsi e, quindi, in quale misura, è disponibile a migliorarsi.
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