Il questionario del Gelatiere di Proust: Pietro Olivier

Il successo deriva dalla serenità o la serenità deriva dal successo?
Noi crediamo più alla prima ipotesi, ma anche la seconda non guasta.

Pietro Olivier con la famiglia: padre, moglie e figlia (4ª generazioe di gelatieri)

Quello che possiamo dire con certezza - anche leggendo le risposte asciutte e sincere al nostro Questionario del Gelatiere di Proust - Pietro Olivier è la serenità fatta persona. La sua gelateria Eis Olivier, che si trova nel quartiere di Zuffenhausen a Stoccarda, a 400 metri dove fabbricano le Porsche, è stata aperta dal nonno nel 1953, seguita poi dal padre e ora dalla famiglia Olivier al completo (madre e figlia, alla destra di Pietro Olivier nella foto).

Del nuovo arredamento su misura realizzato dalla Zambon Frigotecnica per la famiglia Olivier vi diamo uno scorcio nella gallery fotografica che vi proponiamo sopra.

Il questionario del Gelatiere di Proust, risponde Pietro Olivier

Qual è il tratto principale del suo carattere?
Calmo, allegro disciplinato.

Quali sono le tre cose che assolutamente porterebbe con lei in un isola sperduta?
Fuoco, posate e casa.

Come definirebbe la sua gelateria o il suo lavoro?
Un hobby.

Tre parole per descrivere i suoi clienti?
Nuovi e duraturi amici.

Qual è la sua migliore qualità?
Onestà.

E la peggiore?
Bontà.

Quale ingrediente non è mai presente nei suoi gelati?
Aglio.

Una donna e un uomo che stima.
Mia moglie e mio padre.
 
Come ha cominciato l’avventura nel suo impiego?
Con la "gavetta".

Cosa risponderebbe se le offrissero di cambiare lavoro?
Possibile, mai dire mai.

Se dovesse scegliere un gusto di gelato che la rappresenta quale sceglierebbe e perché?
Stracciatella, semplice e buona.
 
L’Italia profuma di?
Pomodoro e basilico.

Qual è l’impresa umana che ammira di più?
Perseveranza.

Cosa ama fare nel tempo libero?
Andare in bici.

Cono o coppetta?
Cono!

Lasci un piccolo consiglio ai nostri lettori.
La calma da buoni consigli.

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