Per la futura madre la cura dell’alimentazione è importante fin dai primi mesi. Una dieta ricca e variata è il consiglio del nutrizionista Eugenio Del Toma. Il gelato artigianale, con il suo elevato potere nutrizionale, è l’alimento ideale. La gravidanza è uno dei periodi più importanti della vita di una donna. La tutela della sua salute durante lo stato di gestazione rappresenta un imperativo di grande importanza sociale. Non solo l’evoluzione della gravidanza e l’andamento del parto, ma la buona salute futura del nascituro sono legati ad una perfetta efficienza dell’organismo della donna. Se si consultano testi di ostetricia, si trovano sintetizzate le direttive che mirano a mantenere una buona salute ed un’efficace protezione della donna che si accinge a divenire madre. Il problema dell’alimentazione viene considerato uno dei più importanti, ed è sicuramente quello di cui maggiormente si preoccupa la gestante e che diviene infatti uno degli argomenti di conversazione favoriti in presenza di una futura madre. Probabilmente proprio per questi motivi le credenze e le dicerie popolari su questo argomento sono molto numerose e spesso, come tutte le vecchie tradizioni, hanno in genere un fondamento di verità. Tuttavia gli interventi in campo dietologico di chi si occupa di alimentazione devono trarre origine da realtà scientifiche per appoggiare o confutare il parere del consumatore. Fabbisogno calorie e vitamine Il fabbisogno energetico durante la gravidanza è naturalmente aumentato per la richiesta da parte del feto in crescita. In genere, si può dire che la gestante ha bisogno di 100 - 150 calorie al giorno in più nella prima metà della gravidanza, e di circa 300 - 400 calorie in più nella seconda metà. La dieta dev’essere ricca e variata, perché squilibri in essa possono portare a notevoli conseguenze, sia per la madre che per il feto. Ad esempio, se manca la Vitamina C, si ha tendenza alle emorragie dal naso e dalle gengive, si ha minor resistenza alle infezioni e si ha una iperpigmentazione della pelle: la comparsa di quelle macchie gravidiche al viso che tanto preoccupano le gestanti. Un deficit di Vitamina D porta dolori e debolezza alle ossa, mentre una carenza di vitamina del complesso B porta a dolori nevritici e disturbi intestinali. La vitamina E è indispensabile per la formazione, nell’embrione, di quei tessuti deputati alla produzione delle cellule del sangue e una sua carenza può essere perciò molto grave. Gli alimenti consigliati Il latte, le uova e la frutta sono gli alimenti che contengono le vitamine di cui si è parlato: fortunatamente, in Italia, questi prodotti non mancano mai nella dieta di una gestante. Tuttavia in alcuni mesi dell’anno il consumo della frutta non è così elevato e vario come dovrebbe essere, tanto è vero che è usanza comune da parte dei medici prescrivere alle gestanti dei preparati vitaminici che integrino la dieta. Il gelato, come è noto, è ricco di sostanze vitaminiche, specie nelle preparazioni artigianali, dove l’impiego degli ingredienti naturali evita che le vitamine vengano denaturate, perdendo il loro valore nutritivo, come avviene nelle preparazioni industriali. Problemi funzionali La donna in gravidanza ha spesso dei problemi digestivi che derivano da vari fattori: la crescita dell’utero provoca delle modificazioni topografiche e funzionali. Lo stomaco e le anse intestinali vengono spinti in alto e verso sinistra dopo che l’utero è uscito dalla pelvi, in genere al quarto mese. Da ciò deriva una diminuzione della capacità dello stomaco, che non è più in grado di sopportare grossi volumi di cibo. Inoltre è noto che in gravidanza, a causa dell’influenza del progesterone (ormone la cui secrezione aumenta fino al momento del parto), associata al nuovo orientamento neuro-vegetativo, vi è una diminuzione di tono e motilità della muscolatura liscia. Cosiì la colecisti si svuota più lentamente, fornendo una minor quantità di bile per i processi digestivi e lo stomaco si contrae meno, rendendo la micellazione del cibo e quindi la digestione, più lenta e difficoltosa. Il gelato è in grado di ovviare in parte a questi problemi alimentari, perché presenta un elevato contenuto calorico e vitaminico in un piccolo volume, specie se la quantità d’aria insufflata è modesta. Non crea perciò quei problemi di ripienezza gastrica, come ad esempio la frutta intera (a contenuto vitaminico paragonabile, ma contenuto calorico inferiore). Il cibo freddo inoltre possiede una notevole funzione di “acceleratore della peristalsi”: è in grado cioè di aumentare i movimenti fisiologici dello stomaco e dell’intestino, che determinano i primi processi digestivi e la progressione degli alimenti nel canale alimentare. Quest’ultima proprietà del gelato può essere utile anche nel controllo di uno dei disturbi lamentati più frequentemente dalle donne in grevidanza: la stipsi. La stipsi è dovuta sia alla diminuzione di peristalsi, che non coinvolge solo lo stomaco, ma anche l’intestino, e al ridotto movimento fisico della donna gravida. Così preparazioni particolari di gelato, come ad esempio quello allo yogurt, permettono di unire le proprietà di acceleratore della peristalsi gastroenterica a quella di regolatore della flora batterica intestinale, tipica dello yogurt, ottenendo un alimento particolarmente indicato in gravidanza e che permette di combattere la stipsi in modo efficace e sicuramente più naturale, meno dannoso alla madre e al nascituro dei preparati farmacologici e, senza dubbio, più piacevole. La donna in gravidanza ha spesso sete, ma tuttavia dovrebbe evitare di bere troppo, sia per evitare una sovradistensione dello stomaco, per i problemi di “spazio” in addome già accennati, sia per non aggravare quella ritenzione idrica, causata dal particolare equilibrio ormonale della gravidanza, che provoca edemi ed eccessivo aumento di peso. La funzione dissetante del gelato è dunque da promuovere in queste condizioni, poiché permette di ridurre lo stimolo alla sete, senza un’eccessiva assunzione di liquidi. L’allattamento Anche durante l’allattamento la dieta della donna deve essere particolarmente curata. Ogni squilibrio alimentare si ripercuote sul contenuto nutritivo e sulla composizione del latte. L’apporto di vitamine e sali minerali, presenti in quantità abbondante nel latte materno, deve essere aumentato. L’apporto calorico per una puerpera in allattamento deve essere aumentato di almeno 800-900 calorie al giorno. Come è noto anche il sapore degli alimenti assunti dalla puerpera si ripercuote sul gusto del latte. Date queste premesse, risulta evidente come, anche in questo caso, il gelato risulti un alimento di prima scelta. In particolare prodotti ad elevato contenuto calorico, ricchi cioè di latte e uova, e con abbondante contenuto di vitamine e sali minerali, come i gelati di frutta, ricchi di zucchero, risultano ideali. Il gelato è probabilmente l’unico prodotto alimentare che riunisce in sè tutte le proprietà nutrizionali richieste in questi momenti così importanti nella vita di due persone, come la gravidanza e l’allattamento. Il testo proposto è a cura della rivista Gelato Artigianale Letture correlate:
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