Il gelato è un prodotto alimentare ancora voluttuario e a differenza per esempio di pane e latte, ha necessità di incentivazioni costanti al consumo perché soddisfa bisogni più complessi e più facilmente rinunciabili. Essendo quindi il consumatore il punto di riferimento per tutte le politiche di produzione e di vendita, l’attività commerciale, una gelateria, non può svilupparsi con successo se non vengono soddisfatte appieno le aspettative e le esigenze dei singoli clienti. Arredamento accogliente, prodotto e servizio di qualità, laboratorio a vista con attrezzature moderne e funzionali sono gli strumenti per migliorare l’offerta e per incrementare le vendite. La prima impressione che percepisce il cliente entrando in gelateria è determinante: se è positiva il cliente ritornerà certamente e vi farà un’ottima pubblicità. Il consumatore ricerca non solo un buon gelato, ma anche un’atmosfera accogliente e un ambiente piacevole aiuta a godere meglio il gelato che sta consumando. La qualità del gelato non è un fatto limitato al prodotto e basta; vi contribuisce un insieme di fattori esterni che possono aumentare o diminuire le qualità intrinseche dell’offerta. Primo fattore dunque l’ambiente, ma anche il servizio, la cortesia, il calore umano. Il personale addetto alla vendita deve presentarsi sempre in divisa e deve rapportarsi al cliente con cortesia anche nei momenti così detti “di punta”. Il saluto cordiale, il modo di muoversi svelto ma coordinato, mai frenetico e brusco del personale addetto alla vendita, rafforzano il rapporto di empatia tra venditore e cliente che si sentirà ben accolto e non si seccherà se dovrà attendere un poco prima di essere servito. Di conseguenza bisogna porre molta attenzione alla scelta del personale e al suo addestramento professionale (anche nel caso in cui la gelateria si configuri esclusivamente come impresa a conduzione familiare). I dipendenti lavorano meglio e con più entusiasmo se esiste un buon rapporto, in particolare per quanto riguarda il personale a contatto con il pubblico, che sarà maggiormente stimolato a rapportarsi in maniera piacevole e gentile verso il cliente. Inoltre il personale deve essere in grado di orientare le richieste dei clienti stimolandolo e consigliandolo nelle scelte e orientandolo verso le nuove proposte. Per questo è consigliabile, oltre ai corsi sul bilanciamento della miscela, frequentare anche quelli sul comportamento verso il cliente. Importante è anche l’estetica del personale di servizio: l’abbigliamento sempre pulito e in ordine, capelli corti o raccolti nel copricapo, le mani sempre pulite e senza anelli: dà un senso di ordine, di pulizia e contribuisce a fare immagine. In gelateria i messaggi promozionali devono essere pochi e chiari: messaggi che rassicurino il cliente sulla qualità igienica del prodotto e messaggi che evidenzino le proposte complementari al tradizionale mantecato, come frutta pronta per essere frullata o consumata come macedonia, con l’aggiunta di gelato o panna montata. Occorre inoltre trovare spazi opportuni in gelateria per i prodotti alternativi come lo yogurt, le crepes ed i semifreddi. Si potrebbero inserire degli “angoli” dedicati allo yogurt, ad esempio da servire con macedonia, salse di frutta calde o fredde, granelle, ecc.; alcune importanti aziende hanno realizzato macchine che producono un naturalissimo yogurt espresso; oppure un “angolo delle crepes”, da servire con il gelato o con varie salse; quello del semifreddo in molteplici formati, anche monoporzioni, come i tartufi, i tiramisù, i budini, la panna e la crema cotta che si fanno negli stampini e praticamente non si decorano, i tramezzini di gelato; oppure ancora granite, frappé, frullati, gelati al latte di soia rivolto ai clienti con particolari esigenze alimentari. Indicate chiaramente il prezzo accanto ad ognuno di questi prodotti, nell’esposizione. Eviterete un sacco di domande, che fanno soltanto perdere tempo e orienterete meglio la clientela nella scelta del prodotto. Non mettete in vendita troppi coni differenti, ma neppure un tipo solo. La scelta giusta sembra basarsi su tre coni di diverse dimensioni e prezzo naturalmente. Il cliente sceglie generalmente quello medio, sul quale voi potete dunque calcolare i vostri costi ed i relativi ricarichi. Ci sono tuttavia oggi sul mercato coni arrotolati molto grandi, che vengono proposti come coni da passeggio, cioè con tante guarnizioni. Usate la spatola, piuttosto che il porzionatore, per i vostri coni. Il gelato messo sul cono con la spatola è più bello, più allegro, più artigianale. E sembra anche assai più grande di quanto in realtà non sia, riempie gli occhi. Esistono tante varietà di coni, con grandi ghiere che restringono la bocca del cono stesso e permettono di spatolare bene il gelato usando questo “balconcino” come base e senza quindi farne cadere troppo dentro. Con la stessa quantità si fa dunque un cono molto più bello. È consigliabile non mettere più di tre qualità di gelato sul cono, altrimenti il cliente non riesce a gustare appieno ogni singolo gusto. Curate moltissimo l’esposizione del vostro prodotto: il vostro primo veicolo pubblicitario è la vetrina, con le sue vaschette ordinate, pulite, con una paletta di servizio per ognuna di esse. Importanti sono i segna gusti, che dovranno essere facilmente leggibili, chiari, stimolanti nella grafica. Il cono andrà servito avvolto in un fazzolettino o in un supporto di carta, meglio se personalizzato col nome della vostra gelateria, la coppetta corredata da una palettina confezionata in busta singola e la vaschetta da asporto inserita in una comoda fascia di cartoncino con manico. Accorgimenti questi che contribuiscono a fornire al cliente un’immagine di organizzazione e professionalità, requisiti di grande importanza che richiamano un’immagine di razionalità igienica del servizio. Il consiglio è quello di non esporre in vetrina più di 30 gusti di gelato per non disorientare la clientela. Se dovete proporre gelati nuovi, proponeteli uno alla volta e per un periodo di 2 o 3 settimane. In estate proponete tanti gelati alla frutta, in inverno potreste proporre delle varianti di gusti classici come ad esempio 5 o 6 gusti di cioccolato con varie sfumature (fondente, gianduia, al caffè, all’arancia, cioccolato bianco o recentemente quello rosa ecc.). Curate molto l’asporto: vi fa vendere in una volta sola il gelato che vendereste con 10 coni e più, con molto meno lavoro. Occorre quindi incentivarlo, specialmente in inverno. Perché in inverno c’è sempre più gente che ama portarsi il gelato a casa, per gustarlo in buona compagnia e al caldo. Per conquistare ed abituare il cliente a questo tipo di acquisto, potete proporre insieme al gelato da asporto, scatolette di coni, di ventagli, di amarena sciroppata, di granella o anche di panna montata, per meglio presentare il gelato sulla tavola imbandita. È un servizio in più, il cliente lo apprezzerà e al tempo stesso voi realizzerete un buon reddito aggiuntivo. Se usate vaschette rettangolari, non metteteci più di tre gusti. Per più di tre gusti usate i contenitori a margherita o quelli il cui interno è suddiviso in tante vaschette trasparenti, una per ogni gusto differente; eviterete così di far trovare a casa, a chi lo deve consumare, una massa confusa di cioccolata e fragola, limone o crema, ecc. In questo modo, invece di essere sbattuto a cucchiaiate, tutto impastato, in un qualunque bicchiere, il gelato, a casa, potrà servire a preparare delle coppe piacevoli sia da vedere che da offrire agli ospiti. Per questo motivo molto spesso infatti quando si è ospiti si preferisce portare una bella torta che si compra in pasticceria, mentre per la famiglia a casa si porta talvolta il gelato, perché riteniamo di non fare troppo “bella figura”. Potete infine proporre il vostro gelato ai buoni ristoranti della vostra zona. Anche al ristorante, in inverno, si finisce il pasto volentieri con un buon gelato. E l’artigiano può personalizzare il suo gelato solo per il ristorante. E più successo ha lui, più vendete voi. Consigli a ruota libera
Il testo proposto è a cura di Gerry Todisco della rivista Gelato Artigianale Letture correlate:
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