Egregio Maestro, volevo conoscere il suo pensiero sul marketing aromatico. Alvaro - La Spezia Il marketing aromatico èuna scienza relativamente nuova, già da molti anni utilizzata e in alcuni casi senza averne coscienza, ad esempio dai panettieri, pasticceri o gelatieri. Quante volte siamo stati inebriati dal profumo che proveniva da un panificio che sfornava il pane? Quell’aroma ci accalappiava, ci ipnotizzava, ci faceva fare due passi in più ed eravamo già dentro al panificio e la commessa poteva venderci quello che voleva senza che noi avessimo il tempo di connettere. Almeno a me capitava e capita tutt’ora così! Quindi sono le molecole odorose che contribuiscono a rendere gradevole o meno il poter preferire un locale piuttosto che un altro? Si, sono anche quelle, le stesse molecole per cui siamo disposti a fare l’acquisto per le nostre amate dei più costosi profumi. In effetti le percezioni odorose vanno direttamente al sistema limbico situato dove ognuno di noi ha i propri ricordi, quindi sensazioni emotive che nella maggior parte dei casi determinano piacere. Gli studiosi, hanno capito che potevano sfruttare queste sensazioni emotive piacevoli ed hanno creato una serie di fragranze da fare odorare ai clienti quando entrano nel locale. Ma attenzione!!!! Con dieci punti esclamativi, non basta solamente avere un buon profumo per far colpo, tutto deve parlare lo stesso linguaggio, quindi non è vero che per vendere di più sia sufficiente qualche goccia di profumo dietro l’orecchio. Inoltre, a seconda dell’ora della giornata o della stagione, si dovrebbe avere un profumo ambientale diverso: frizzante al mattino, un po’ meno al pomeriggio, soft alla sera, perché noi esseri umani siamo sensibili e diamo la preferenza a chi ci coccola di più. Avrà capito che sono molto sensibile e attento a queste forme di vendita e, se ha davvero intenzione di affrontare questo tipo di percorso, le consiglio di farsi seguire da professionisti del settore aromatico che la sapranno senz’altro consigliare per il meglio. Il testo proposto è a cura di Filippo Zampieron della rivista Gelato Artigianale Letture correlate:
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September 2024
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