Lo sapevi che in media hai solo 8 secondi per attirare l’attenzione dell’utente nei social network prima che questo scorra lo schermo con il dito o esca dall’app del proprio smartphone? Chiunque abbia mai pubblicato qualsiasi contenuto sui social, sa che il primo vero obiettivo è quello di catturare l’attenzione anche dell’utente più distratto. Ma come fare? Sebbene non esistano delle leggi assolute o delle formule magiche, nel tempo sono stati realizzati numerosi studi da cui possiamo prendere ispirazione. Il potenziale delle immagine È stato dimostrato che i contenuti visivi (immagini, video, gif, etc.) vengono ricordati più facilmente rispetto ai contenuti testuali. Il nostro cervello, infatti, si è evoluto negli anni sulla base di stimoli visivi ed è in grado di elaborare un messaggio visivo 60.000 volte più velocemente rispetto ad un testo. Ma non solo: le persone ricordano in genere l’80% di quello che vedono e solo il 20% di quello che leggono? Ecco perché, oggi, saper comunicare anche – e soprattutto – attraverso le immagini, consente di attirare l’attenzione degli utenti, inviare messaggi chiari, creare empatia e instaurare rapporti di fidelizzazione. La chiave per coinvolgere è la semplicità: raccontare la propria storia attraverso le immagini è diventato il modo migliore (e il più efficace) per parlare di sé in modo spontaneo. Uno degli attributi più importanti del contenuto visivo è la sua capacità di semplificare i messaggi che potrebbero risultare complessi se tradotti in parole. L’immagine è infatti, è immediata, non deve esse re interpretata e viene codificata e assimilata automaticamente dal nostro cervello. L’immagine è emozione I contenuti più accattivanti come foto e video, sono in grado di conquistare il pubblico anche da un punto di vista emotivo, suscitando emozioni nuove e immediate. Un’immagine, se ben pensata e strutturata, riesce a trasmettere idee, messaggi ed emozioni in millesimi di secondo, ed è in grado di far scattare qualcosa nelle persone che un testo da solo non sarebbe in grado di fare. Per poter comunicare con le immagini è indispensabile realizzare e utilizzare foto belle, luminose, interessanti, accattivanti, a tema e in stile rispetto a ciò che devono rappresentare o al messaggio che devono trasmettere. L’immagine social deve emozionare, deve far sì che l’utente dedichi qualche momento in più per osservarla; ma non solo: deve creare empatia, lasciare qualcosa all’utente, aprire spiragli di riflessione I contenuti interessanti aiutano i tuoi fan ad interagire con la tua pagina mentre i contenuti emozionanti restano impressi nella loro mente. Emozionare significa provocare una reazione, che non necessariamente si riduce solo ad una risata o ad un pianto; l’immagine può stimolare empatia, rabbia, solidarietà, affetto, vicinanza, sicurezza. A seconda dell’immagine scelta è possibile far leva sulle emozioni che si vogliono suscitare in modo da spingere l’utente a seguirci ma soprattutto a tornare sulla nostra pagina per vedere altri contenuti ancora. Tra le emozioni favorite ci sono sempre al primo posto l’allegria, la spensieratezza e la risata; questo perché l’utente in genere utilizza i social come momento di svago, di stacco da problemi e pensieri, alla ricerca costante di leggerezza e spensieratezza. La regola dei terzi Per realizzare foto che siano in grado di attirare l’attenzione dell’utente del social network si può scegliere di rivolgersi ad un fotografo professionista oppure ci si può attrezzare con uno smartphone o una macchina fotografica per realizzare in autonomia i propri scatti. Oltre ad allestire il set fotografico con i prodotti nella location scelta o semplicemente all’inter- no del locale, può essere d’aiuto conoscere la regola dei terzi, che consiste nel suddividere idealmente lo spazio dell’inquadratura in tre parti orizzontali e in tre parti verticali andando a creare idealmente nove caselle. Alcune macchine fotografiche come anche la fotocamera dell’iPhone, permettono di visualizzare questa griglia in automatico sul display o sul mirino prima dello scatto. Secondo la regola dei terzi, gli oggetti da fotografare vanno posizionati idealmente lungo le linee immaginarie che formano i riquadri, o nei punti di incrocio di queste linee in modo da avere delle foto in cui il soggetto occupa solo una parte laterale dell’inquadratura. L’obiettivo è quello di superare l’abitudine statica di fotografare mettendo sempre il soggetto al centro del mirino; non che questo sia sbagliato anzi, solo che è più scontato e a volte può risultare noioso rischiando di non attirare l’attenzione dell’utente mentre scrolla la home del social network. Anche i colori influenzano le emozioni Le immagini possono provocare emozioni non solo per i soggetti che scegliamo di fotografare ma anche per i colori che utilizziamo e per loro combinazioni. Lo sapevi che i colori caldi stimolano ed evocano energia e sono più coinvolgenti, mentre i colori freddi provocano sensazioni di calma, tranquillità e riflessione? Infatti, a seconda della reazione che vogliamo ottenere dal nostro pubblico possiamo scegliere di utilizzare alcune tinte rispetto ad altre. Ogni colore richiama delle sensazioni nel nostro cervello e la scelta di usarne uno piuttosto che un altro non può essere lasciata al caso perché cambia completamente la percezione dell’utente:
Qualsiasi sia il contenuto visivo che si desidera pubblicare sui social, è importante scegliere i colori predominanti in base a quello che si vuole trasmettere magari giocando sui contrasti e utilizzando i colori brillanti per amplificare le emozioni mentre quelli più tenui nelle aree meno importanti per non distrarre inutilmente l’utente. Ogni social network ha le sue regole Sebbene sia importante curare l’aspetto grafico dei post a seconda del risultato che si desidera ottenere, non si può sottovalutare quale piattaforma verrà utilizzata per pubblicare il contenuto sia che si tratti di Facebook, di Instagram, di Whatsapp, di Pinterest, etc. poiché ognuna di esse richiede necessariamente specifiche dimensioni per la pubblicazione ottimale di ogni singolo contenuto. Se non si presta attenzione alle dimensioni richieste da ciascun social network si corre il rischio da un lato di pubblicare immagini troppo piccole, che risulterebbero sgranate e sicuramente poco attraenti o, all’opposto, immagini troppo grandi che potrebbero essere tagliate automaticamente dal sistema mostrando agli utenti solo una parte delle immagini, magari quella con meno significato, vanificando il lavoro di ricerca e accuratezza svolto in precedenza. Ogni post pubblicato ha una sua precisa dimensione, dalla cover della pagina Facebook alle storie di Instagram, ed è importante conoscerle nel dettaglio. È sufficiente svolgere una veloce ricerca online per trovare tutti i dettagli per ogni contenuto, ma è anche vero che esistono alcune app gratuite, come Spark Post e Canva che possono essere un valido aiuto non solo nella definizione delle dimensioni esatte del contenuto che si desidera pubblicare ma anche nella creatività grazie a dei template modificabili in pochi clic. ll testo proposto è a cura di Roberta Borlina della rivista Gelato Artigianale
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